Saturday, January 22, 2011

Neckpain The Week Before My Period

Riesco solo a dirmi che dovrei fare pensieri migliori.

not that hard. There is a table, for example. A table in a nice house. A house that I do not know, but I can still call home. Just because we are you.
E visto che ci sei anche tu, sono felice. Siamo felici insieme, anche se in stanze diverse. Perché mentre tu non sei qui affianco, io sono seduto a questo tavolo. C’è un orologio che ticchetta, che quando scandisce le ore, fa cantare degli uccellini. Il cinguettio segue la scansione del giorno: ora è più forte, ora è più gentile, a seconda che sia pomeriggio, o sera. C’è dell’acqua che bolle. È inverno, da fuori vengono i rumori dei copertoni delle macchine. Tu sei nell’altra stanza, non so perché ci metti tanto. Dovrei alzarmi, forse; dovrei muovermi verso di te, verso lo spazio che adesso  è nascosto ai miei occhi, dove si consuma il mistero.

Il Tea is good. As this book, like me. I am good, I have reached the right temperature. Runs well. They are one meter high and seventy-six, weighing seventy pounds. I am a bit 'short-sighted. I play the piano. We would like to take pictures, I write. I am good, I think of you.
of you know nothing. I like that your air, the tone of your voice. I would like to touch your toes, who can hear the flap of the collar of your shirt. I would like to look at while choosing something, to hear what you have to say, listen to your opinion about my mistakes. I wish I could thank for nothing, you can expect to hear from you all, reward your trust.

I'm standing in the doorway between two rooms. I was wrong. I am here now. Non sono nella stanza dov’ero prima, non sei nella stanza in cui credevo tu fossi. Ho le tue parole, e la mappa dei tuoi lineamenti. Nella toppa della porta ci sono le chiavi.
Basta girarle, uscire. Cercarti. Fare. Condividere.
Resto sulla porta fra le due stanze.
Ho delle cose da sbrigare.

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